Recupero di un attico a Gorizia 2016
Si tratta del recupero di un appartamento al sesto piano di un immobile degli anni ’60.
Una scala elicoidale collegava l’appartamento alla soffitta soprastante di 40 mq. Eliminando la scala elicoidale e accorpando alla soffitta una soffittina limitrofa che aveva l’accesso dalle scale condominiali si è potuto separare queste due entità e renderle indipendenti.
All’interno dell’appartamento, togliendo partizioni e introducendo una parete scorrevole tra cucina e sala da pranzo, si è semplificato il rapporto tra cucina, sala da pranzo e terrazza.
L’eliminazione del corridoio di servizio, in particolare, ha permesso di introdurre inedite visuali verso l’esterno (verso il Castello di Gorizia).












































Recupero di un attico a Gorizia 2016
L’appartamento si trova al sesto piano di un immobile degli anni ’60. Vi si accede tramite la scala condominiale e, direttamente all’interno dell’appartamento, tramite un ascensore condominiale.
Una grande terrazza (circa 90 mq, complessivamente) circonda i lati sud e ovest dell’appartamento.
Una scala elicoidale collegava l’appartamento alla soffitta soprastante di 40 mq. La prima richiesta della committenza è stata quella di separare queste due entità e renderle indipendenti; in particolare, per permettere l’accesso indipendente alla ex-soffitta si è accorpata ad essa una soffittina limitrofa che aveva l’accesso dalle scale condominiali.
Per il resto, la distribuzione delle funzioni nell’appartamento non ha subito grosse modifiche se non una forte semplificazione in quanto alla committenza non interessava mantenere le suddivisioni esistenti tra gli ambienti ma preferiva una qualità più fluida dello spazio.
Se la pianta a U dell’appartamento faceva diventare i blocchi impiantistici condominiali delle importanti cesure, la struttura portante dell’edificio su pilastri permetteva invece di eliminare molte partizioni, si è quindi potuto ampliare le superfici degli ambienti principali mettendoli in relazione visiva tra di loro.
Innanzitutto, si è eliminato un corridoio che aveva la sua unica ragion d’essere nel separare nettamente il flusso del personale di servizio da quello dei padroni di casa (collegava infatti l’ingresso a cucina, tinello e scala per la soffitta).
E poi la zona notte che era dotata di tre stanze indipendenti, per esigenze della committenza, è diventata di una camera da letto con amplissimi guardaroba e lavanderia.
Togliendo partizioni e introducendo una parete scorrevole tra cucina e sala da pranzo, si è semplificato il rapporto tra cucina, sala da pranzo e terrazza. Prima dei lavori infatti, la parte più profonda della terrazza, ossia quella più utilizzabile d’estate per cene all’aperto, risultava collegata più agli ambienti di servizio (cucina e tinello) che al soggiorno; togliendo separazioni tra ambienti e agendo sulla semplificazione della partizione dei serramenti si è di fatto instaurato un collegamento visivo costante tra la parte abitabile della terrazza e l’interno della casa (dalla cucina fino al soggiorno).
L’eliminazione del corridoio di servizio ha permesso poi di introdurre inedite visuali verso l’esterno; in particolare, la nuova cucina (ottenuta dall’accorpamento di tinello, lavanderia e corridoio) si è dotata anche delle finestre della lavanderia e del corridoio verso est dalle quali si gode di una suggestiva visuale verso il Castello di Gorizia.
Per le esigenze della committenza, si è attrezzata in maniera personalizzata la zona notte.
Il già ampio bagno esistente (quello con vasca da bagno) è stato dotato anche di una profonda doccia ricavando lo spazio dal vicino soggiorno. Le finiture, in resina alle pareti (e piatto doccia) e in teak sul pavimento, ne hanno fatto un ambiente molto confortevole.
Inoltre si è chiusa una parte della terrazza sud con nuove partizioni vetrate al fine di fare una spaziosa mansarda per alloggiarvi una palestra con attrezzi.
progetto: Francesco Semerani
direzione lavori: Francesco Semerani
coordinatore sicurezza in fase di progettazione e di realizzazione: Emanuele Tartara
progetto impiantistico: Dario Princic
Cantiere:
ditta principale: MKS Costruzioni di Bogdan Miklus
falegnameria: Masca Arredamenti su misura
cucina: Gover srl
impianti elettrici: Black-out
Impianti impianti idraulici: Termoidraulica Biason